A Natale vicino al camino, ma in sicurezza e senza sprechi!
A quanti di noi, specie in questi periodi di festività, per creare una migliore atmosfera, piace accendere un bel focolare? Ma siamo consapevoli di come funzionano i camini e le stufe a legna?
- – Doverosa premessa
- – L’incremento dell’efficienza energetica
- – Il bando regionale
- – Le spese ammesse al finanziamento
- – Come fare la domanda?
Doverosa premessa
Proprio appena dopo il Natale è arrivata la notizia “Emergenza smog” anche per Piacenza. Sono attive le misure emergenziali legate al superamento dei livelli di PM10. Sarà un caso?
Se vuoi rimanere aggiornato vi consigliamo di navigare sul sito dell’ Arpae Emilia-Romagna dove si possono trovare tante informazioni in merito alla qualità dell’aria del territorio piacentino.
La Regione ha da tempo emanato regole (e divieti) per diminuire il più possibile le emissioni ma allo stesso tempo migliorare la qualità dell’aria, come indicato dall’immagine di seguito riportata.

L’incremento dell’efficienza energetica
I camini aperti sono così chiamati perché hanno la camera di combustione aperta. La loro resa termica è alquanto bassa: si aggira tra il 10% e il 15%. In pratica ciò significa che solo una piccola percentuale dell’energia potenziale chimica della legna viene effettivamente utilizzata per scaldare l’aria dell’ambiente. Questo perché, non potendo regolare la portata d’aria comburente, la reazione di combustione è fuori controllo: infatti il riscaldamento avviene soprattutto per irraggiamento e in minor parte per convezione, non proprio confortevole per chi abita gli ambienti.

Un fenomeno di discomfort ancor più percettibile dai camini aperti è che, utilizzando l’aria dell’ambiente come comburente, si crea una depressione dell’ambiente interno, favorendo gli “spifferi” . Si avrà quindi una sensazione di freddo dalla parte opposta della stanza rispetto a dove si trova il camino e negli altri locali.
I caminetti chiusi, si distinguono da quelli aperti perché hanno la camera di combustione stagna e separata dall’ambiente, solitamente tramite uno sportello in vetro. Hanno una resa termica che può superare l’85% (se si vuole accedere agli incentivi deve essere almeno pari all’85%).
Oltre a riscaldare per irraggiamento, sfruttano anche la convezione naturale e/o forzata per riscaldare l’aria ambiente. Cosi facendo si possono riscaldare in modo uniforme uno o più ambienti in maniera controllata.

Il D.M. 186 del novembre 2017 ha introdotto una classificazione che assegna 5 diverse classi ambientali, denominate “stelle”, agli apparecchi a biomassa. Maggiore è il numero delle stelle, maggiore è l’efficienza. Per avere un’idea, un camino a 2 stelle rilascia in atmosfera polveri di 60 mg/m3 mentre uno a 4 stelle emette 20 mg/m3, tre volte di meno.
Il bando regionale
Ecco che la Regione Emilia-Romagna, per proseguire con l’obiettivo di incrementare l’efficienza energetica e migliorare la qualità dell’aria, ha scelto di promuovere la sostituzione degli impianti alimentati a biomassa legnosa, cioè camini, stufe e caldaie, di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle, con generatori a 5 stelle o pompe di calore sempre alimentati a legna/pellet/cippato.
Ricordati che, dopo la sostituzione del generatore, la classe energetica dell’edificio sarà sicuramente più alta e se sei curioso di conoscerla, grazie all’attestato di prestazione energetica (APE), ti ricordiamo che noi possiamo fare al caso tuo (nel caso ti invitiamo a leggere questo articolo che spiega ogni cosa relativo all’attestato APE, clicca qui per saperne di più).
Il bando è rivolto ai cittadini residenti in un Comune della Regione Emilia-Romagna, ubicato nelle zone Agglomerato di Bologna, Pianura Ovest e Pianura Est (l’elenco dei Comuni ripartiti per zone è consultabile qui), già o prossimi assegnatari dei contributi del Conto Termico. Il finanziamento regionale integrerà quello riconosciuto dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e consentirà una copertura fino al 100% della spesa ammissibile.
Le risorse a disposizione per l’annualità 2022 ammontano a 3 milioni e 105mila euro, che si aggiungono ai 3,5 milioni del 2021 e ai quasi 5 milioni per il 2023, per uno stanziamento complessivo di 11,5 milioni di euro per il triennio. L’erogazione del contributo seguirà l’ordine cronologico delle domande, sino all’esaurimento dei fondi stanziati.
Una recente rendicontazione della regione stessa ha evidenziato che sono stati utilizzati metà dei fondi a disposizione per il 2021 (anche per il 2022 il trand è similare), pertanto tali fondi slitteranno automaticamente sul 2023.

Quindi i soldi ci sono e ti aspettano! Tu cosa aspetti!? Contatta presto un installatore specializzato per un sopralluogo gratuito, noi siamo a disposizione per la seguire la pratica del Conto Termico. E successivamente il bando regionale. Contattaci da qui o invia la tua richiesta a info@giacomocantu.it e cercheremo di aiutarti. Possiamo anche metterti in contatto con installatori di fiducia e affidabili.
Per maggiori chiarimenti vi suggeriamo di leggere il bando.
Le spese ammesse al finanziamento
Rientrano nell’incentivo tutte le spese connesse e annesse alla realizzazione dell’intervento, a titolo di esempio:
– opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto preesistente;
– fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, dei sistemi di contabilizzazione individuale, dei dispositivi di controllo e regolazione e dei sistemi di emissione;
– prestazioni professionali connesse alla realizzazione dell’intervento.
Come fare la domanda?
Solo dopo essere entrati in possesso del contratto con il GSE per l’incentivo Conto Termico, è possibile fare domanda attraverso la piattaforma telematica predisposta dalla Regione.
La Regione creato le FAQ (risposte alle domande più frequenti) relative al bando ed alla presentazione della domanda, visionabili a questo link.
A questo link invece riportiamo il Webinar-Evento sul bando, prodotto da Aiel in collaborazione con la Regione.
Articolo esaustivo, che chiarisce molto bene, cosa di deve e soprattutto cosa si può fare!
L’informazione è tutto, renderla chiara e semplice ai più è buona cosa!
Un plauso a voi, buon anno
Grazie Andrea, buon 2023 anche a te!